Chissà se saremo pronti, specie in Sicilia, a non baciarci, a non abbracciarci.
Chissà se saremo pronti a fare morire in gola quei: "Ciao Bellomè!".
Niente sarà più come prima, ma quello che ci attende non è detto che possa esser peggio di ciò che ci lasciamo alle spalle.
Riepiloghiamo, cosa ha insegnato la quarantena:
- Lavarsi le mani non è un optional, usare acqua e sapone può salvare la vita. (sarebbe bello se l'uso fosse esteso alle ascelle, prima il sapone e poi il deodorante, più sudi e più profumi è una balla, ve lo volevo dire).
- Quando starnutiamo o tossiamo, dobbiamo farlo dentro il gomito, non con le fauci spalancate, spargendo le nostre flugge in faccia ai nostri interlocutori. (maledetti!)
- Usare dentifricio e spazzolino, perché la mascherina a gas non è piacevole. Stop all'Alitosi, e no, una mentina non basta.
- Lo sport fa bene. Tutti a correre.
- I cani sono i migliori amici dell'uomo. Sentire quel: "Scendi" il cane è stata una salvezza.
- Camminare a piedi fa bene e non inquina.
- Sappiamo cucinare, impastiamo, spianiamo, mantechiamo, arrostiamo, brasiamo.
- Beviamo siciliano, mangiamo siciliano, viaggiamo siciliano.
- Ci mancano estetiste e parrucchieri.
- Gli infermieri sono degli eroi. Rispettiamoli, non insultiamoli, non sminuiamoli. Per la cronaca hanno la laurea, sono Dottori.
- I medici sono degli eroi. Rispettiamoli, non picchiamoli, non minacciamoli. Anche le donne sono Dottoresse, non signorine, giusto per ricordarlo.
- La scuola, i banchi, le lavagne in fondo mancano. Anche se provate a sabotare in tutti i modi le lezioni on-line.
- Aprono le librerie e nessuno ha la bramosia di andare, niente assembramenti, mi rendo conto che per molti di voi l'Infinito di Leopardi sarà sempre: "Leopardare".
Se ci fossero state le librerie più affollate, non ci sarebbero stati dubbi sul significato di "congiunti".
All'infuori del cane, il libro è il migliore amico dell'uomo. Dentro il cane è troppo scuro per leggere. (Groucho Marx)
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