Oggi, Otto Marzo Duemiladiciassette mi sono svegliata alle sei e trenta per arrivare puntuale a lavoro, un traffico che nemmeno nel film " The Day after Tomorrow" in pieno panico ho visto quelle code li, pure io ero in coda da non so quanto, mentre, al posto del solito lavavetri mi sbuca al semaforo un simpatico venditore di mimose, mi metto a ridere e chiudo il finestrino e non perché mi stesse dando particolare fastidio la sua presenza ma perché a me le mimose fanno allergia. Per altro in macchina ero con un'altra donna quindi in segno di emancipazione avrei dovuto regalarla io a le e lei a me, che francamente, mi sembrava una mezza minchiata, e anche vagamente ridicola. Proseguo il mio lungo viaggio verso il posto dove presto servizio al momento, mi rendo conto che riflettevo sulla condizione femminile con meno livore degli altri anni,insomma , non ho più nemmeno un lontano rigurgito femminista, perché le quote rosa io le trovo umilianti, un posto mi deve spettare perché sono brava non perché la legge lo stabilisce. E' discriminante. E poi credetemi questo pianeta lo erediteranno le donne, siamo di più, siamo brave, studiamo e lavoriamo, moltissime delle donne che conosco le ammiro perché i loro colleghi maschi se li mangiano a colazione, perché mentre i colleghi si svegliano un'ora dopo di loro (le donne) che si devono rendere presentabili, e scegliere come vestirsi senza che nessun uomo di Neanderthal le faccia un complimento non gradito, o una avance troppo spinta, senza che nessun ometto pensi che lei stia li perché chissà come ha conquistato i favori del capo di turno che spesso è un uomo. Nel posto dove vado ogni mattina siamo quasi tutte donne, per buona pace di mia zia che vedeva questa esperienza come una fucina dove trovare un giovane rampollo che mi potesse sopportare invece niente, dovrà perderci ogni speranza anche stavolta. Siamo quasi tutte donne dicevo e quelle donne li sono brave, fanno il loro lavoro con perizia e dedizione, con scrupolo e intelligenza, gli uomini ci sono e mi sembrano alleggeriti e rallegrati dalla presenza femminile. Ho a che fare con la gente e quindi di esemplari umani ne vedo tanti, di donne e di uomini, sto in una città enorme e quindi di persone per strada ne vedo altrettante, una cosa sola mi sono portata in questa giornata tutta tinta di giallo per le mimose che erano ad ogni angolo, e di rosa perché si sa le femminucce sono tutte amanti del rosa, ho pensato che rientravo a casa ben oltre l'orario che avrei desiderato che avevo solo tre quarti d'ora per pranzare e che dopo aver gioito del successo di un mio amico che coronava la sua testa con un sacco di foglie di alloro, che mentre loro stavano li a brindare e festeggiare io sarei dovuta scappare dall'estetista perché noi donne non possiamo permetterci di avere i peli superflui, sapevo già che avrei pianto mentre ogni singolo pelo dell'arcata sopraccigliare veniva brutalmente estirpato dal sito che gli spetta per natura, mentre pensavo a quanto è fastidioso rimettersi i jeans tutta unta dopo la ceretta, mentre pensavo ma chi me lo fa fare in fondo a me gli orsetti piacciono e poi il pelo protegge dal freddo, mentre pensavo a tutto questo, arrivo dall'estetista, "attendi un attimo" mi dice col solito sorriso garbato, proprio in quel frangente dalla porta esce un uomo barbuto, con delle sopracciglia ad ala di gabbiano, i risvoltini e le caviglie senza manco un fottutissimo pelo in evidenza.
Gli sorrido cordialmente e gli faccio gli auguri, lui mi guarda un pò intontito e mi dice grazie ma senza capire realmente il perché, ma credetemi se avessi avuto un ramoscello di mimosa l'avrei regalato a lui, se lo meritava, perché un uomo che si dedica con tanto coraggio alle pratiche depilatorie si merita un riconoscimento, solo li, solo in quell'istante ho capito perché avete smesso di corteggiarci come si deve, perché siete offesi vi sottoponete ad una tortura per piacerci di più e noi nemmeno lo apprezziamo, ristabiliamo la parità oggi festeggiamoci entrambe, noi, il buon caro vecchio sesso debole e voi uomini, che per parafrasare una famosa pagina Facebook, siete le nuove donne!
Vi abbraccio forte,
Monica.
Nessun commento:
Posta un commento