venerdì 2 dicembre 2016

Quando è troppo ...è troppo!

Oggi, passeggiavo per le trafficate e rumorose strade palermitane, tentavo di non farmi spalmare sulle strisce pedonali dagli spericolati automobilisti della bella Palermo, guardandomi attorno pensavo che il troppo spaventa sempre. Mi spiego meglio, vedete Palermo è una di quelle città "troppo" è troppo trafficata, troppo sporca e rumorosa, ma è anche troppo bella, calda e piena di magia. Più camminavo e più mi facevo convinta, che 'sto troppo spaventa, e da Palermo a pensare alle donne, a molte delle donne che conosco è stato un attimo, già perché le donne che sono "troppo" spaventano. 
Sei troppo intelligente e troppo indipendente, nel 2016, si. Vorrei non commentare, ma devo è più forte di me, ecco vi spiego una cosa, quando una donna è diciamo dotata di una media intelligenza tale da poter essere poco più di un'ameba, o uno di quei soprammobili cinesi che hanno giusto la capacita di ondeggiare la testa, siete ingombranti per il maschio italico, si confondono se parlate e dite cose intelligenti, le donne intelligenti di solito hanno opinioni proprie, e quasi sempre anche un lavoro.
Già, vogliamo parlare di sta storia che vi siete messe lavorare? Niente più grembiuli e fornelli? 
No, perché ragazze mie belle, se siete indipendenti e intelligenti, molto probabilmente guadagnerete più di lui, e la cena la potete offrire voi e che umiliazione sarebbe per il vostro gattone arruffato du-du-du da-da-da... insomma meglio siate un pò meno.
Poi non voglio fare quella che si è reincarnata in Bridget Jones, anche perchè quella muta muta, i dieci kg in più non li ha persi e si è beccata degli strafighi da paura, da Hugh Grant al neurochirurgo più figo del piccolo schermo, e io ecco di sti tronchi di pino vicino a me francamente non ne ho visti. Facile cadere ne trappolone del quella è bella più di me per questo l'ha scelta, guardate meglio, vedrete che sarà una gattina, morta quasi sempre, ecco cosa ammalia gli uomini, il poco, perchè così loro che tante volte sono più tonti dell'ispettore Zenigada di Lupin, non lo sopportano che voi possiate essere socialmente più brillanti, se poi il fisico non vi accompagna ciaone proprio. Ecco per anni mi sono arrovellata e torturata col cosa ho meno di lei? E sapete adesso che mi sono risposta adesso che ho superato i trenta e forse ho leggermente ripreso il senno? che io in meno non ho proprio un bel niente, anzi ho cose in più, sono troppo, si perchè io se una cosa non mi va lo dico, se ho voglia di piadina e non di pizza lo dico, se voglio andare al mare e non in montagna lo dico, se mi girano gli zebedei perchè tu tergiversi con una che a me non va a genio lo dico, se mi stai facendo promesse che mai potrai mantere e ancor peggio mi stai bellamente prendendo in giro lo dico, e se quel maglione ti sta di merda lo dico altrettanto...Per me non è uguale, non è indifferente, io so cosa voglio, e se posso me lo prendo.
"Le Donne come te spaventano" mi diceva sempre un mio amico, e forse aveva ragione, e se cosi fossi statemi bene alla larga già devo pensare a me, non posso difendere anche voi dalle insidie del mondo. Se un uomo davanti a una donna che è troppo sceglie quella figa, ma senza alcun altra qualità, non pensate di essere quelle sbagliate, di sbagliato c'è solo lui che evidentemente è così poco che niente "gna fa'", e se ci riuscite stategli alla larga.
Detto questo, con questo post super velenoso festeggio, si fa per dire, le oltre 10.000 visite sul mio blog.
Proprio oggi che al supermercato ho visto uno stormo di sopracciglia ad ali di gabbiano, ho pensato, che di gabbiano ne ho conosciuto solo uno cazzuto, Jonathan Livingostone, che era uno che sapeva volare più in alto di tutti, e che spero prima o poi plani su di noi che non abbiamo paura di essere troppo.
Vi abbraccio forte,
Monica.

martedì 18 ottobre 2016

Chi vuol star sano, dal medico stia lontano.

C'era una volta una studentessa universitaria, e adesso non c'è più.
Già, perché dopo anni di piagnistei, crisi isteriche, momenti di sconforto di quelli che ti fanno dire io non ce la faro mai... mi sono laureata anche Io.


Ho una valigia enorme piena di ricordi dei miei anni universitari, legata a due città Pisa prima e Palermo poi,legata a tutti gli incontri che ho fatto nei tanti anni di studio (me la sono presa comoda per dirla tutta), di gente che mi è passata accanto per poco e di persone invece che ci sono state e ci sono tutt'ora che non sono più solo colleghi o amici, ma sono diventati a tutti gli effetti la mia famiglia.
Nel vortice di date di consegna della tesi, preparativi, già perchè organizzare una festa di laurea è una specie di operazione militare, ristorante, confetti , vestito e parrucchiere, eccetera eccetera... e ansie ( che chi mi conosce sa che erano pochissime) mi sono dimenticata di fare i ringraziamenti, dovuti, a chi mi ha accompagnato nel mio percorso.
 Mi sono laureata a luglio il 27 per la precisione con un caldo che voi non avete idea, caldo amplificato dalla mia emozione esagerata, come un'adolescente degli anni novanta al concerto dei Take That, per farvi capire, prima di lasciarmi andare ai ringraziamenti ufficiali mi sono presa qualche mese di riflessione,lo so, ma ci ho messo un pò a realizzare che avevo messo il primo mattoncino per costruire la mia nuova vita, ho scelto di farlo oggi perché oggi non è un giorno come tanti oggi è una giornata particolare, per la prima volta mi sveglio in una nuova casa a Palermo, da Dottoressa.
Spalancare la finestra della mia camera oggi mi ha offerto una vista bellissima su Monte Pellegrino, nel nuovo panorama c'è tutta la speranza e l'aspettativa e l'attesa della nuova vita, la consapevolezza che se imparerò ad aver cura di me sarà il primo passo per prendermi cura degli altri.

Quindi un grazie a Mimma e Paolo, i miei genitori (per chi non lo sapesse) che tra un esame e l'altro non mi hanno mai negato il loro conforto, anche quando mi madre mia ricordava che "ci sono un sacco di scale da lavare" e sotto la minaccia dei lavori forzati e la proiezione nitida di me con una pinza in testa e i capelli con tinte improponibili, con tre dita di ricrescita mentre lavo le scale di un rione qualsiasi della mia città, cantando a squarciagola Gigi D'alessio, idolo delle casalinghe, mi ha dato la forza per andare avanti e avere dei capelli pur sempre improponibili, ma senza pinza e sopratutto mi ha assicurato un vita senza Gigi D'Alessio. E mio padre che tra una cosa e l'altra mi ha dato l'ispirazione per la tesi, che in fondo era totalmente dedicata a lui, che il giorno della mia laurea era più emozionato di me e il suo abbraccio me lo porterò sempre nel cuore.
Poi vediamo chi c'è, Federica Cecilia Brì, mia sorella e mia coinquilina, lei che mi ha veramente sopportato durante le mie crisi , che sapeva che non doveva parlarmi se l'esame era imminente se non espressamente richiesto, che mi ha accompagnato in uno degli esami più terrificanti della mia vita importunando i miei colleghi perché non aveva il coraggio di starmi a guardare seduta al patibolo, già perchè ero fermamente convinta che sarei morta dopo aver dato Fisiologia, invece per vostra fortuna la profezia del Conti non si è avverata e io sono ancora viva e vegeta e anche mia sorella, nonostante il mio pessimo carattere e i miei sbalzi d'umore degni del migliore serial killer.
Poi ci sono le mie amiche Emanuela, che si è fatta tipo 1000 km per venire alla mia discussione e sentirmi sproloquiare la notte prima della laurea in preda alle paturnie sfigopendule e il giorno dopo con un aria decisamente poco distesa a disquisire di una protesi di spalla, lei che è una bravissima dottoressa commercialista avrà passato i dieci minuti più interessanti della sua vita, eppure era li, a condividere la gioia del momento più importante della mia vita. E poi Laura, che ha deciso di convolare a giuste nozze giusto due giorni dopo la mia laurea e quindi la mia ansia da laureanda e la sua da futura sposa si sono amalgamate in una miscela unica come sempre, come solo noi sappiamo fare, creando uno stress emotivo che nessun essere umano tranne me poteva sopportare, e così dal banchetto della discussione sono passata al leggio della chiesa ... e da la dichiaro dottoressa in Medicina e Chirurgia siamo passati a vi dichiaro marito e moglie in dieci piccole mosse.
E ancora Angela, Annalisa, Federico e Alessandra Jones La Spada, la mia famiglia pisana che ci sono sempre stati non facendo mai mai sentire i chilometri di distanza, troppi, e il tempo che avanzava mentre noi lo rincorrevamo.
Alba e Chiara, non ho sbagliato a parafrasare la canzone di Vasco Rossi, no sono state le mie colleghe e amiche e sorelle palermitane, i miei esempi in questi anni nonostante fossero più giovani di me, mi hanno insegnato tanto e se dovessi sentirmi male... è da loro che vorrei essere curata senza ombra di dubbio. Ai miei amichetti Agrigentini, tutti nessuno escluso.
A Tato che ha adottato me e mia sorella regalandoci il sostegno che solo un omone di quasi due metri ci poteva garantire.
Grazie a tutti quelli che hanno capito solo qualche mese fa che mi laureavo in Medicina e non in lettere, perchè mi hanno riconosciuto una qualità in più: che impagabile sensazione di soddisfazione quando nella loro espressione si tradiva qualche emozione di troppo una volta rivelato il mio titolo di studi, ebbene si, so leggere, scrivere e far di conto e a volte capisco anche perché non fai pupù tutti i giorni.
Grazie a chi in quest'ultimo anno è stato presente e partecipe alla mia vita, a chi quando mi ha telefonato per la mia ultima materia mi ha detto di aver pregato per me, anche se era ateo, che mi ha detto che era felice con me, che me lo meritavo, che "è incredibile, non ci credi nemmeno tu ma sei diventata la Dottoressa Brancato".
La medicina è la mia legittima sposa, mentre la letteratura è la mia amante: quando mi stanco di una, passo la notte con l'altra. (Anton Pavlovic Čechov)

venerdì 30 settembre 2016

Mi illumini di meno

Monitorare i consumi e gli sprechi non è mai stato così facile. Un unico dispositivo, fornito ed installato da Tecno sul contatore di acquisto dell’energia elettrica, consente di registrare ed inviare direttamente ad una piattaforma web i consumi di energia attiva e reattiva. La trasmissione dei dati avviene via GSMsenza costi aggiuntivi. #tecno #EMSbasic Scopri come con un click Tornerò presto... Con i racconti un'estate torrida! http://l12.eu/emsbasic-921-au/1PDE0I5SYMKLF40R8CVH Buzzoole

venerdì 15 luglio 2016

Un treno chiamato desiderio.

È il momento della rabbia. Due treni regionali si scontrano percorrendo un binario unico, in mezzo alle campagne, treni pieni di studenti e pendolari, due treni come tanti che percorrono le tratte ferroviarie del Sud Italia. Ferrovie a scartamento lento, altro che frecce rosse e Tav, una velocità ridotta che da poco dopo l'unità di Italia ci impongono a furia di imbrogli e malefatte,un popolo che si rassegna ogni giorno, un popolo che si è arreso, che troppo avvezzo alle critiche finisce per rimanere intrappolato nei cliché di certi romanzi, "In Sicilia non importa far male o far bene: il peccato che noi siciliani non perdoniamo mai è semplicemente quello di 'fare'." Così scriveva Giuseppe Tomasi di Lampedusa nel Gattopardo. Troppo facile puntare il dito adesso e cercare un responsabile? Invece io lo punto eccome, perché su quei treni ci ho viaggiato centinaia di volte e se non avessi sentito che la tragedia si è consumata tra gli ulivi secolari pugliesi, non avrei fatto fatica a pensare che si trattasse proprio del treno che mi ha portata per anni a fare esami a Palermo insieme a centinaia di lavoratori. Su quei treni regionali, che fanno una miriade di fermate viaggiano le speranze di chi dal piccolo paesino si sposta in una grande città, su questi treni ci si conosce e i volti rimangono scolpiti nella mente, così come le storie e i sorrisi che incorniciano il volto,specie se il treno ti sta riportando a casa. La fatalità dell'errore umano al Sud si costa di più, al Sud significa 27 morti e 50 feriti, perché il treno dei desideri, che viaggia a velocità ridotta, ha un solo binario, una direzione obbligata, che ci ricorda che non abbiamo molta scelta... noi al Sud, costretti a camminare dentro solchi precostituiti. E mentre al nord i comitati no TAV, danno battaglia per la tutela del territorio, al Sud si prega che non sopprimano un'altra linea, come per la freccia del Sud che non parte più da Agrigento, come per le stazioni intermedie già disagiate, che diventano isolate nell'isola più bella del mondo. Insomma sono arrabbiata, perché sul quel treno ci potevo essere io, perche chissà a quale re Borbone dobbiamo ringraziare per questo singolo binario, perché l'Italia a doppia velocità frena un sud che era ricco e potente prima di un'unità ancora oggi solo sulla carta, un Sud lasciato alla deriva e che come sempre dà dimostrazione di se perché nelle tragedie ci si stringe e ci si rimbocca le maniche,la memoria mi va all'alluvione di Giampilieri e alla macchina dei soccorsi e della solidarietà che non si prodiga come per Genova, i morti del Sud fanno sempre meno rumore,c ome se ci fossero morti di serie A e di serie B. I lenti treni del Sud si torcono e agrrovigliano come i tronchi degli ulivi secolari, nelle campagne arse dal sole, la gialla distesa di grano si macchia del rosso del sangue dei nostri cugini pugliesi, penso al giallo e rosso della bandiera siciliana che dovrebbe essereessa mezz'asta, a lutto, perché sul quel treno ci potevo essere io, o uno dei vostri figli, o voi stessi. Arriverà il momento del silenzio, del dolore dignitoso della gente del Sud, che spero si trasformi nel più assordante dei rimproveri, per una tragedia che poteva essere evitata, che arrivi alle orecchie di chi ci governa e se davvero non dovesse cambiare nulla, spero che almeno il frinire delle cicale di quelle campagne rimbombi nella loro testa, al punto da diventare insopportabile, al punto da risvegliare qualche coscienza, sempre che ne siano provvisti. Ci stringiamo alle famiglie che hanno perso i loro cari. Sperando che si sentano meno soli.

sabato 9 aprile 2016

Una somma di piccole cose

La mia vita è mia e non è su FB.
Mi innamoro facilmente di un libro, di una canzone, di una fotografia, di una frase , dei pensieri non miei ma che in qualche modo parlano di me, e li condivido con i 630 (o giù di li amici) che ho sul social. Amici che poi parliamone, per almeno 400 potrei dire chivesencula? Dei 200 rimanenti 150 "ciao come stai?" gli altri 50 si sono autentici e di questi in 5 forse conoscono veramente gli angoli più reconditi della mia essenza, per tutti gli altri sono colei che mi si crede.
Su facebook di trova tutto se sai cercare bene, ho scoperto tradimenti, ho intuito innamoramenti, ho visto foto di donne col pancione e sono stata felice, hai visto quella zoccola di xxx si sposa con xxx ho pensato più lo sono più hanno fortuna il pollo da spennare c'è e buonanotte ar secchio come dicono a Roma.
Ho visto messaggi in codice , ho visto frecciatine tese dagli archi degli stati personali di tanti di voi, dirette ad avversari lontani da voi mille miglia, ho visto gente che voleva comunicare al mondo cosa pensava e ci riesce quasi sempre facendo un po da coscienza critica, ho visto gente struggersi d'amore e gente che si lamenta di continuo del freddo del caldo e dei lunedì , ho visto cuori esplodere d'amore e altrettanti infrangersi.
Ho intuito le sofferenze di chi non si sente adaguato in un mondo in cui se non sei alto magro e faigo non vali un cazzo e invece  forse sei meglio degli altri perché sei diverso.
Ho letto di trivella tua sorella, petaloso, amo i cani, non mangio carne e vivo meglio di te brutto carnivoro puzzolone, vaccino si, vaccino no, io sono per la medicina omeopatica, no Maria io esco.
Ho letto di uomini soli, e donne che rimangono sole e lo urlano io non sono sola io sto sola.

Ho ascoltato e condiviso con voi la musica che amo, i libri che leggo, i posti che ho visto, la bellezza che ho scovato in qualche angolo e mi è rimasta dentro, un piatto buono che ho mangiato, un vino che ho bevuto e che a volte mi ha fatto girare la testa, ho condiviso con voi i miei pensieri su cani, trivelle ,vaccini, Riina, la rabbia dell essere stata tradita, la perdita di un amico, ho condiviso i post di semilascinonvale perché ogni volta mi fanno pensare che il meglio deve ancora venire e che love Can do miracle.

Ho letto messaggi di gente che incuriosita da quello che scrivo ha voluto capire di più, di gente che magari ce l'aveva su con me perché si è sentito offeso, di gente che ci ha provato spudoratamente e che non sa più nemmeno fare una telefonata galante...

Dovremmo avere consapevolezza che chi comunica davvero facebook non lo considera nemmeno, quando sento l'urgenza di vedere qualcuno lo chiamo e gli chiedo di vederci, quando ho bisogno di affetto mi rifugio tra le braccia dei miei porti sicuri, quando e se saró innamorata di qualcuno corrisposta o no, mettetevi l'anima in pace sarete gli ultimi a saperlo, perché sarò impegnata a guardare negli occhi quella persona e dirgli quanto lo amo, o viceversa sarò al bar con una amica davanti ad un caffè a farmi ricordare che merito di meglio.
Fino ad allora tutto quello che scriverò o pubblicheró ognuno di voi lo leggerà pensando chissà cosa, scambiando la frase estrapolata dall'oroscopo per una dichiarazione d'amore e invece era solo l'oroscopo, la mia foto profilo come un maldestro tentativo di corteggiamento e invece no sono così presuntuosa che penso davvero che abbiate avuto culo a conoscermi. Il mondo gira intorno al sole non intorno alle vostre vite piccoli parassiti dei social, quando avete l'impressione che vi consideri come degli ignoranti superficiali sappiate che lo penso davvero della maggior parte di voi, volete sapere se penso di essere meglio della massa? più intelligente e colta ? Si lo penso, ma so che ho tanto da imparare e imparo da tutti anche da chi ritengo inetto, però in compenso voi siete tutti più belli, più belle e innegabilmente più magri di me! Non si può avere tutto nella vita.

Il mondo io lo sto mordendo, anche per voi che siete impegnati a vivere le vite degli altri , anche per voi che perdete tempo dietro ai miei post ,anche per voi che perdete tempo a vedere video di dubbio gusto e che pensate di poter sempre giudicare e dall'alto del vostro pulpito dividere i buoni dai cattivi , i giusti da quelli che per voi sono dei bug del sistema, perché il bianco è il colore della vostra pelle quindi tutti gli altri diversamente colorati sono dei reietti, perché voi camminate su due gambe e quindi che ve ne importa se con la vostra macchinina in leasing bloccate gli scivoli per disabili, perché voi siete eterosessuali e l Amore quello sano è solo tra sessi opposti e tu sei un froscio di m.... anche per voi che dite di volermi bene e mi ferite di continuo, anche per voi che state dimenticando cosa significa l'empatia, il calore di un abbraccio, la luce degli occhi di chi sa sorridere di cuore.
Non potete rincorrere i miei sentimenti negli stati di facebook perché io mi innamoro di continuo, e mi fate una gran pena nelle vostre noiosissime piccole e misere esistenze consumate dietro lo schermo di un computer, grigi e spenti quando fuori sta esplodendo la primavera.

La vita è adesso, non domani, spegnete il cellulare e uscite scoprirete che il mondo non è così male, e se proprio la curiosità vi mangia il culo venitemelo a chiedere Monica ma di chi ti sei innamorata?
Ve lo dirò con piacere e vedrete anche che sono felice perché sorpresona sononinnamorata di me stessa ,già,ho imparato ad amarmi al di sopra di qualsiasi altra persona al mondo...

Petalosamente vostra,
Monica.

Il sorriso regalato a quel passante
un paragrafo di una pagina qualunque
la storia è un equilibrio tra le fonti
il disegno che compare unendo i punti
un patto firmato, un bacio non dato
il futuro che cambia
è una somma di piccole cose
una somma di piccole cose
Una somma di passi, che arrivano a cento
di scelte sbagliate, che ho capito col tempo
ogni volta ho buttato ogni centimetro in più
come ogni minuto che abbiamo sprecato
e non ritornerà
La salvezza in ogni grano di un rosario
ogni lettera del mio vocabolario
scavalchiamo quei cancelli uno ad uno
nelle cellule di un uomo è il suo destino
abbiamo due soluzioni
un bell’asteroide e si riparte da zero
una somma di piccole cose
una somma di passi, che arrivano a cento
di scelte sbagliate, che ho capito col tempo
ogni volta ho buttato ogni centimetro in più
come ogni minuto che abbiamo sprecato
e non ritornerà
buzzoole code

lunedì 14 marzo 2016

Se molte cose possono andare male, andranno tutte male nello stesso tempo.

Questo è mio blog, la mia creatura, in cui ho condiviso tanti momenti da quelli più buffi, a quelli seri e politicamente impegnati, quelli in cui mi sentivo sola e anche quelli in cui ero incazzata. Ma oggi... oggi... come faccio a non dirvi cosa mi è successo?
Non a caso ho scelto come titolo un aforisma di Arthur Bloch (Leggi di Murphy)
Bene, mi alzo tutta bella pimpante come ogni Lunedì mattina (ah-ah-ah), provo a bere un caffè e per poco non mi scoppiava la capsula nella macchinetta, quindi pensi, calma Monicù, non è successo niente.

Il caffè lo bevo lo stesso, stavo guardando la mia serie TV preferita quando bussa il postino, che mi notifica una bella multa da eurini 70,20 per non aver (secondo loro) rispettato l'orario ZTL della Via Atenea, guarda caso il mio analfabetismo scatta solo il venerdì sera( è la seconda che mi notificano) ed in barba alla segnaletica stradale, io passo come una mentecatta in una zona che ha un rilevatore elettronico per farmi bellamente fregare i soldi dal comune? Mi preparo per uscire e andare al comando per contestare la multa, mentre girovago come una tigre in gabbia per casa mi bagno i calzini che avevo appena messo e scoppio a piangere per il nervoso, con mia sorella che mi guarda perplessa e mi dice ma che vero per i calzini piangi? 
Finita la parentesi crisi isterica e sostituiti i calzini, tutta incavolata vado all'ufficio della polizia municipale per andare a fare sentire le mie ragioni, i due impiegati un pò "lenti" mi dicono che è cambiata la delibera, peccato che non fosse quella indicata nel mio verbale secondo la quale non stavo compiendo alcuna effrazione, e peccatissimo che nessun cartello segnalava niente, ma ovviamente non potevo dimostrarlo, e così mogia mogia vado al poste mobile per pagare la contravvenzione, ovviamente c'era un guasto quindi aspetto tipo 40 minuti che si risolvesse il problema mentre sento l'impiegato che dice: " E' la quinta multa che pagano stamattina per lo stesso motivo, strano che ad Agrigento non sappiate leggere i segnali stradali solo il venerdi sera", pago e sorrido. Prendo un caffè con la mia amica SEMILASCINONVALE, e ci facciamo quattro risate, pare che il sole e il caffè in giardino mi abbiamo un pò tranquillizzata.
Ma oggi si capiva che era una giornata speciale...
Il buongiorno si vede dal mattino no?
Invece sapete cosa? Oggi è il più bel lunedì della mia vita, perchè ho una famiglia che mi sono conquistata e scelta oltre alla mia, e oggi questa Famiglia diventa più grande perchè è arrivata una nuova meravigliosa creatura tra di noi, e sono felice per S. e G. che dopo 5 lunghi e tormentati anni abbracciamo il loro incanto di bambina, perchè se c'è una cosa che ho imparato oggi è che l'Amore esiste e grazie a questo amore si supera tutto, l'amore tra due giovani sposi, l'amore delle famiglie unite che si sostengono nella buona e nella cattiva sorte, l'amore degli amici che sono la famiglia che ci scegliamo, e oggi io mi sento felice e leggera perchè ho visto degli occhioni giganti che non vedo l'ora di incrociare e dei sorrisi e degli occhi brillanti che mi hanno raccontato l'Amore quello vero.
Quindi benvenuta tra noi piccola meraviglia d'oriente!



"Lei arriva dritta al cuore ormai...
come può prendersi cura di noi...
Passa sai così...
Tutta da qui, la vita...
Finchè sei qui, tutto può succedere...
Vivimi senza più paure, tanto qui, finchè tu sei qui...
La vita che vuoi... 
Tutto può succedere tra di Noi, prendila com'è ...
La vita è tutta qui..."

sabato 5 marzo 2016

Le donne non sono sufficientemente alla pari con gli uomini, così dobbiamo renderci indispensabili. Dopo tutto, abbiamo l'arma più grande nelle nostre mani: siamo donne.

Chi dei miei lettori mi vuole spiegare perché si festeggia l'otto marzo?

No, perchè io, a 31 anni ancora faccio un po' fatica a capirne il perché. Sarà che sono allergica alle mimose (davvero) sarà che vivo in una condizione di dieta perenne e quindi evito di andare a cena fuori con spogliarellisti unti o con menù di quarta categoria sparati a prezzi "festosi", ditemi voi cosa c'è da festeggiare?

Non ho ben capito che significa essere emancipate, forse perché per me l'emancipazione passa dal fatto che avrò un lavoro (si spera) che mi consentirà di non essere schiava di nessuno, forse perché lavorando guadagnerò più di un uomo,  e se a Dio piacendo avessi la gioia di diventare mamma, farò il doppio delle cose che fa un uomo e le farò meglio. Ho pensato che l'essere emancipate passasse dal comportarmi come un uomo,l'ho pensato perché io di essere il sesso debole proprio non ne voglio sapere. Quando ho cominciato a portare i pantaloni, l'ho fatto al meglio che potevo trattando gli uomini come esseri inferiori, proprio come ho visto fare a loro con certe donne, trattate alla stregua di un oggetto.


Poi a volte ho maledetto il fatto di essere donna perché non vengo presa abbastanza sul serio, sei donna che ne devi capire, sei donna non puoi fare il chirurgo, sei donna e la famiglia?

Sono Donna e faticherò il doppio per avere la metà.
Sono Donna ho i dolori premestruali , mestruali e post. Partorirò con dolore e tutto per colpa di una cretina che non ha avuto nemmeno il buon gusto di rompere la dieta per una fetta di pizza o chessò del tiramisù, ma per una mela.
Sono Donna e mi vergogno di esserlo ogni volta che una femmina diventa un pezzo di carne e mediamente ha più fortuna di me.

  • "La donna è un oggetto di piacere e il suo corpo è uno strumento per ottenere il piacere. E anche la donna lo sa. È la stessa cosa della schiavitù."
  • Tolstoj, Lev Nikolaievic (1828-1910)
  • Sonata a Kreutzer: XIV
Sono Donna e non ho la libertà di poter tenere i peli superflui, l'addome rilassato e le sopracciglia ad ala di cormorano invece che di gabbiano, tutto perché anche gli uomini hanno deciso di diventare "no pelo addicted".
Sono Donna e sono cresciuta con i cartoni animati di Walt Disney, che non solo mi ha fatto credere che "se posso sognarlo posso farlo" ma mi ha illusa che l'amore trionfa sempre, che il bene vince sul male, che prima o poi un principe azzurro arriverà. E caro Mio Walt, hai fatto più danno della grandine, noi femminucce ancora crediamo al suddetto principe e loro sicuramente hanno frainteso qualcosa e hanno capito che forse con un leggins azzurro fossero più fighi.

"Una donna che chiede gli stessi diritti degli uomini manca di ambizione e di fantasia. Lo dico sempre. Voi dovete chiedere diritti diversi da quelli degli uomini, perché siete diverse, e potete dare un contributo diverso e imprescindibile alla società, anche fuori dalla famiglia, ma dovrete pretendere di farlo coi vostri modi e i vostri tempi".

La corsa all'omologazione ci sta lentamente portando alla deriva, siamo Donne e siamo diverse dagli uomini e dovremmo tutelarla questa diversità, l'essere diversi è di per se la strada da percorrere per essere unici, e forse ci ho messo un pò di tempo a capirlo, ma adesso non lo dimenticherò più, soffrirò più delle altre forse, e di sicuro non sto percorrendo scorciatoie, continuerò ad essere scavalcata da quelle che non ispirano tenerezza come me, o che non sono brillanti e simpatiche come me, ma preferisco vender cara la pelle che essere una delle tante. 


"Accompagnati con le persone più nobili che puoi trovare. Leggi i libri migliori. Vivi con i potenti. Ma impara ad essere felice da solo. Affidati alle tue proprie energie, e non aspettare nè dipendere dalle altre persone."(Thomas Davidson)
Con rinnovato affetto,
Monica.