E' San Valentino, è uscito 50 sfumature , c'è Sanremo, Agrigento è quasi in clima sagra del mandorlo in fiore e ovviamente piove, e a proposito di fiori c'è anche il festival di Sanremo.
Quanta carne sul fuoco, San Valentino, ho scritto già diversi post in passato e siccome sono in vena di cambiamenti, auguro a tutti gli innamorati cene squisite, vino fresco, cioccolato e coccole, specie a quelli che sanno generare solo amori di plastica, di cui io faccio volentieri a meno. "ma io non posso accontentarmi , se tutto quello che sai darmi è un amore di plastica" diceva Carmen Consoli, e ha ragione lei! Chiusa parentesi cuore-amore!
Se dopo aver letto 50 sfumature di grigio avevo scritto il post 50 sfumature di noia , dopo il film, non so cosa dovrei dire, noioso, lento , per fortuna rallegrato dalle battute che non sono mancate delle mie amiche che hanno fatto ridere tutta la sala , insomma lo spettacolo vero erano loro. Dialoghi stentati e per altro già sentiti, della serie ...
Lui: "Ti fidi di me?"
Lei tendendo con occhi languidi la mano :"si " , voce fuori campo della mia amica "l'ultima vota ca dissuru accussi ,affunnà na navi" ho riso fino alle lacrime e credo sia stata la migliore battuta del film. Erotismo pari a zero, era più erotico e scandaloso 100 colpi di spazzola, e ho detto tutto, insomma, ci voleva Cristian Grey per farci vedere un surrogato di bondage anche fatto male, la perversione sessuale o comunque diciamo un gusto sessuale estremo, mascherato come tutti gli argomenti tabù dietro al disagio di uno con un'infanzia difficile che diventa miliardario e che si compra il piacere ricorrendo a regali costosi,e confinando anche gli istinti a un mero contratto tra un dominatore e una sottomessa, che squallore, ovviamente nel film a beneficiare delle grazie e dei possedimenti di Grey una sfigatissima studentessa che ha ovviamente la sindrome della crocerossina, la sagra delle banalità in sostanza, mi aspetto un'impennata nelle vendite di fascette ferma-cavi e manette, perchè la cosa che temo di più è che le tendenze negative, prendano piede come la gramigna!
Unica cosa decente del film , la colonna sonora, e rimanendo in tema musicale...Sanremo, ringrazio gli stilisti per non aver messo in mostra farfalle e altri tatuaggi in posti intimi, e in quanto tali dovrebbero rimanere coperti, li ringrazio per la sobrietà e l'eleganza che ovviamente in molti hanno etichettato come "noiosa banalità" perchè se non c'è il gossip da bar dello sport che bello c'è.
Ringrazio Carlo Conti o chi per lui per aver portato sul palco due vallette che sanno tanto di Donne normali, formose, a volte impacciate e anche forse sgraziate, ma che quando hanno le "loro cose" sono sottotono, e non fanno ruote e capriole , ne si lanciano col paracadute facendoci sentire delle amebe inutili,e che essendo miopi fanno fatica a leggere il gobbo, Goffe sicuramente, ma che meraviglia la normalità!
Le canzoni forse non sono il massimo , anzi sono banali,tutte quelle scritte da Kekko (con tre K) dei Modà sicuramente, cioè quasi tutte le canzoni partecipanti al festival,, ma tra queste banali stentate e diciamolo orripilanti canzoni,fa capolino la canzone di Grazia Di Michele e Mauro Coruzzi al secolo Platinette è delicata, sensibile ed emozionante, e spero che la diversità, quel diverso che si guarda a volte storcendo il naso venga visto con occhi leggermente diversi, la vera eccezione del festival.
Poi diciamo che c'è Caccamo, il siciliano che tra i giovani giustamente sbanca e fa incetta di premi, e c'è anche la raffinata Malika.
Un festival sobrio ed elegante,dicevo, dal presentatore impeccabile e frizzante alle vallette, eccezione fatta per Nina Zilli che forse ha dimenticato che less is more, ammappete quanta roba c'ha addosso, e Bianca Atzei, che invece ha estremizzato il concetto di minimal e ieri sera ha dimenticato la gonna e ha cantato letteralmente in mutande, e vabbè pazienza!
Ed infine il momento più bello ed emozionante , Sammy , la progeria , essere normali, pur facendo cose straordinarie, in lotta contro il tempo che per Sammy appena ventenne corre velocissimo, la semplicità delle sue parole, l'emozione nei suoi occhi, e anche nei miei , simbolo di un giovane che non si è fatto rubare la speranza nonostante la malattia.
Vi auguro un buon weekend.
Un abbraccio,
Monica.