domenica 2 dicembre 2018

Più forte ti scriverò.


Una delle mie classiche domeniche di guardia, ho finito di mangiare la pasta al forno che mia mamma mi fa prontamente arrivare con mio padre.
Pasta al forno che per ragioni sconosciute a chi non ha i superpoteri delle mamme,  non si capisce come riesca ad arrivare rovente da Agrigento ad Aragona. Mistero.
Appena assaporato il primo boccone arriva la visita da effettuare, puntuale, squilla il telefono o trilla il campanello, perché loro lo sanno quando stai per mangiare.



Non ricordo più come si faccia a scrivere una lettera, a rivolgersi ad un amico lontano scrivendo bellissimi profluvi di parole, senza faccine sorridenti, senza cuoricini o abbreviazioni. Vorrei avere un amico che ami ancora leggerle le lettere. Se esistessi ti scriverei così:

Caro Amore mio, non caro amore è davvero troppo.
Caro Amico mio, diciamo Caro Amico, che mio no, non posso proprio dirlo.
Ma amici mai, quindi direi che potrei iniziare con un tenero affettuoso ed essenziale: Caro.

Vorrei, se potessi, fermare il tempo e se potessi portare indietro le lancette dell’orologio per una volta nella vita, non lo farei, perché oggi è meglio di ieri.
Vorrei, se potessi, inventare un realizzatore di promesse quelle che le persone si fanno e che non potranno mai mantenere.
Vorrei poterti dire tutto senza avere uno schermo davanti, vorrei una foto da incorniciare e da guardare insieme sorridendo.
Vorrei avere il potere di tele-trasportarmi in tutti i posti che abbiamo immaginato e dove vorremmo andare.
Vorrei avere il potere di non mancare agli appuntamenti importanti, quando un silenzioso abbraccio serve più che mille lettere, talvolta un solo sguardo.
Vorrei avere il coraggio di chiedere, che non avrò mai, perché felici si può essere anche solo per un attimo e va bene anche così.
Vorrei avere il potere magico di infondere speranza, perchè ormai non ci crediamo più, non ci crede più nessuno che le cose possano travolgerci da un momento all’altro.
Vorrei che esistessi davvero, e che non ci fosse bisogno di scriverti.
Vorrei poterti dire che non ho paura e che tu mi dicessi “sono qui”.

Nel frattempo bevo una Coca Zero e guardo fuori dalla finestra, e riuscire a scorgere a malapena un angolo di cielo e la scia di un aereo.

“E siccome sei troppo lontano…più forte ti scriverò.”

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